Il picco ancora non è stato raggiunto e l’influenza continua a crescere, soprattutto al Centro-Sud, con Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia, caratterizzate dal colore “arancione” – ovvero con un livello d’intensità media. L’ondata di freddo sull’Italia sta incidendo sull’aumento dei casi di influenza, “perché il raffreddamento delle mucose che passano da 37 gradi centigradi a 35-36, facilita la replicazione di alcuni virus respiratori che preferiscono temperature delle nostre mucose più basse. Da qui il consiglio delle nonne di coprirsi con la sciarpa il naso e la bocca rimane valido perché una temperature più alta, se c’è già presente il virus, ne limita la replicazione visto che il freddo è pro-infettivo”.
A spiegarlo è Massimo Andreoni, direttore scientifico della Simit, la Società italiana di Malattie infettive e tropicali. L’incidenza è stabile nelle fasce di età pediatrica, mentre è in aumento nei giovani adulti e negli anziani. Maggiormente colpiti i bambini sotto i cinque anni di età, in cui l’incidenza è pari a 21,4 casi per mille assistiti (21,7 nella settimana precedente).