Il clima in cui viviamo può influenzare significativamente la nostra salute, soprattutto durante l’inverno, quando le temperature rigide mettono a dura prova l’apparato cardiovascolare. Per difendersi dal freddo e prevenire l’abbassamento della temperatura corporea (ipotermia), il nostro corpo reagisce con la vasocostrizione, ossia la riduzione del calibro delle arterie periferiche. Questo meccanismo limita la dispersione di calore, concentrando il sangue verso gli organi vitali, come cuore e cervello. Tuttavia, questo processo comporta un aumento della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca, incrementando il carico di lavoro del cuore.

In persone con placche aterosclerotiche coronariche, magari stabili e asintomatiche, questo stress aggiuntivo può slatentizzare un’ischemia latente, aumentando il rischio di eventi cardiaci come l’infarto del miocardio. A scopo preventivo è utile sottoporsi a un controllo cardiologico se si hanno familiari di primo grado con patologie cardiache o morti improvvise in giovane età. Inoltre, è consigliata una valutazione cardiologica di screening per tutti gli uomini sopra i 40 anni e per le donne dopo la menopausa.